#giovanimerda: un libro per i giovani di oggi e di ieri

Questo Natale regalatevi un libro!

 

Prendo in prestito questa frase dagli spot che ormai ci tartassano tutti i giorni prima di ogni festività, perché ormai è diventata una tradizione che sia Natale, Pasqua o qualsiasi altra ricorrenza il regalo ci deve essere.......o forse è solo un modo per giustificare i nostri acquisti quotidiani?!

 

Detto questo, dopo essermi imbattuto nella presentazione del libro in oggetto "Il dizionario illustrato dei #giovanimerda" di Amleto De Silva, l'ho acquistato e letto per voi...mah...non velo voglio svelare, vi voglio solo dire compratelo! Se siete giovani o non più giovani, se come me amate la musica di un tempo quella vera nata nei garage sotto casa e non tra una puntata della De Filippi e l'altra e sopratutto se volete sfottere ancora un po quei giovani che per strada girano come se avessero l'acqua in casa magari sfoggiando qualche calzino colorato e quando li vedete pensate: "ridicolo!", allora questo è il libro che fa per voi.

 


Da che mondo è mondo, gli anziani hanno sempre redarguito e criticato le nuove generazioni: vuoi per consuetudine sociale, vuoi per semplice invidia, vuoi per pura cretinaggine, e quasi sempre i giovani hanno avuto ragione, anche se qualche volta sul filo di lana. Oggi, invece, assistiamo a un evento epocale: per la prima volta nella storia, i giovani hanno torto marcio, e gli anziani hanno ragione. Indolenti, accidiosi, presuntuosi, reazionari (soprattutto quando si atteggiano a sinistra pura e dura), pressappochisti, cazzocanisti, i giovani d’oggi si sono trasformati negli anziani di ieri. Tra overdose di politically correct e orride canzoncine indie suonate male, il Dizionario Illustrato dei #giovanimerda cerca di tracciare una mappa alfabetica dei difetti delle nuove generazioni attraverso uno sguardo rancoroso, sarcastico e ironico. Ci sono quelli che credono di essere cervelli che emigrano e invece sono soltanto cretini in continua gita scolastica, quelli che credono di instaurare la dittatura del proletariato scrivendo sui social network, quelli convinti di salvare il mondo perché comprano pomodori bio pagandoli come cocaina, e quelli che si curano col bicarbonato perché hanno scoperto un complotto in cui sono coinvolte le case farmaceutiche e le compagnie telefoniche. C’è quello fissato coi videogames e che non è capace però a giocarci, quello che si ribella ai genitori ma solo per avere un aumento della paghetta, c’è il vegano che invece di mangiare verdure passa il tempo a cercare di farle mangiare agli altri, c’è il rapper convinto di fuck the system con rimacce baciate, c’è la giovane salutista che beve bicchieroni di pipì e poi si lamenta che non trova il fidanzato, e c’è lo startupper work hard play hard che lavora da mezzogiorno a mezzogiorno e dieci.

Nel Dizionario Illustrato dei #giovanimerda c’è il ritratto di una generazione che non è mai stata giovane. Per fortuna che si ride.

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